Sistemo i miei dolori come posso, vado di fretta.
Li metto nelle tasche o li nascondo scioccamente
sotto la pelle dentro le ossa;
alcuni, un bel po’
vagano sparsi per il sangue,
rosse rabbie improvvisamente in malora.
Tutto perché non ho un posto per ogni cosa;
tutto per colpire i vaghi fianchi del tempo
con speroni che non conoscono calma o respiri.
*** Jaime GARCÍA TERRÉS, 1924-1996, editore, diplomatico, saggista, poeta messicano, Sartiame, da I regni combattenti, 1961, in 'il canto delle sirene', 10 dicembre 2020, qui
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