Quelli di ieri e quelli di oggi: Craxi, Berlusconi, Monti, Grillo, Renzi, Salvini, Meloni.
Quello prossimo: Draghi.
Quando un ‘popolo’, che di fatto sa vivere se stesso solo in modalità ‘plebe’ (perché ignora, non si informa, è incapace di 'pensiero critico' e sa solo applaudire e tifare nell’unico ruolo che gli è proprio di ‘claque’ e di ‘audience’), è ossessionato dalla ricerca continua del Grande Salvatore, prima da osannare e subito dopo da distruggere per far posto al prossimo, il finale è già scritto: finisce fottuto.
Giustamente.
Oltre se stesso, può ringraziare gli infiniti ‘intellettuali’ che lo assecondano in questo processo di auto-distruzione: ogni volta creando il mito suadente del nuovo ‘leader’, che prima avanza promettendo la salvezza e poi miserevolmente naufraga (o è fatto naufragare) per far posto al successore.
*** Massimo Ferrario, Avanti il prossimo, per Mixtura
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