Care ragazze, cari ragazzi
in questo difficile momento è molto importante che ognuno di noi si assuma nuove responsabilità, per sé, per gli altri, per tutta la comunità. Proprio per questo abbiamo deciso di scrivere un sermone che parta da noi, che parli di noi, risparmiandovi, almeno in questa occasione, il solito discorsetto infantilizzante. È giusto comunicarvi che, come è evidente, in questi ultimi anni noi adulti non siamo stati in grado di assumerci le responsabilità necessarie a garantire a voi giovani, e probabilmente anche ai vostri figli, un presente stabile e un futuro non troppo fosco. Non lo abbiamo fatto perché eravamo e siamo cattivi, ma perché una grande crisi di valori ci ha portato a privilegiare il profitto, l’individualismo, l’audience, a concentrarci su un’etica affettiva valida solo per la nostra famiglia, per il nostro caro piccolo nucleo. Progressivamente ci siamo disinteressati degli altri, anche dei figli degli altri, se non come soggetti che vi avrebbero invitati alle loro festine di compleanno, a non farvi sentire soli, esclusi. Appena i figli degli altri, i vostri compagni delle primarie, hanno iniziato ad avere comportamenti non rispondenti alle nostre aspettative o mostrato difficoltà, abbiamo subito pensato che vi avrebbero ostacolato nei processi di apprendimento, li abbiamo considerati come dei disturbatori sulla strada della vostra crescita e ci siamo lamentati con le maestre. Lo abbiamo fatto per il vostro bene, convinti di darvi più possibilità, non comprendendo che i bambini con più difficoltà sono una risorsa, aiutano ad avvicinarsi ai dolori e agli inciampi della vita, contribuiscono alla crescita personale e valoriale, non rappresentano qualcuno che ti fa rimanere indietro nel programma di matematica. Abbiamo così contribuito, anche se con tutte le buone intenzioni, a rendervi fragili e a non farvi comprendere l’importanza della solidarietà, in primis per voi stessi, oltre che per gli altri. (...)
*** Matteo LANCINI, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano e docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca, Lettera agli adolescenti nei giorni del coronavirus, marzo 2020, LINK qui
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