Ho sempre provato profondo rispetto per chi ha sapere e competenza e non intendo certo attaccare gli esperti, specie in un momento drammatico come questo: gli specialisti restano gli unici che possono risolvere, dal punto di vista scientifico e sanitario, la pandemia Coronavirus.
Vorrei però sottolineare quanto è profonda e diffusa, anche nel mondo in cui il processo per prove ed errori dovrebbe favorire approcci cauti e problematici (e dunque la scienza), quella 'hybris' (o tracotanza) che sembra essere una componente strutturale della nostra cultura occidentale.
Se il virus potesse infliggere un colpo, qui sì mortale, a questa nostra epidemia mai guarita (anche perché tuttora poco o per nulla consapevolizzata), ciò rappresenterebbe un sicuro effetto collaterale positivo: insieme alla tragedia dei morti quotidiani da bollettino di guerra, un lascito prezioso, da conservare gelosamente e non disperdere.
L'esempio? Le recenti affermazioni di due esperti, certamente autorevoli, ma evidentemente troppo sicuri si sé.
* Roberto BURIONI (medico, docente universitario, allergologo e immunologo, saggista scientifico)
«In Italia il rischio è zero. Il virus non circola. Questo non avviene per caso: avviene perché si stanno prendendo delle precauzioni» ('Che tempo che fa', Rai 2, 2 febbraio 2020)
* Maria Rita GISMONDO (direttore microbiologia clinica e virologia all'ospedale Sacco di Milano)
«A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così.» ('Open', 23 febbraio 2020)
«A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così.» ('Open', 23 febbraio 2020)
«Ora in tanti mi danno ragione. Fra una settimana non parleremo più di coronavirus, ne farò un ciondolo.» ('Open', 26 febbraio 2020)
Ho trascritto le citazioni sopra riportate non per stigmatizzare chi le ha pronunciate, ma come monito per ognuno di noi.
Se anche chi può vantare un sapere indubbio (documentato e fondato su studi, ricerche e risultati empiricamente validati), può venire così clamorosamente smentito dalla realtà dei fatti, figuriamoci chi, senza conoscenze e competenze specialistiche e dunque nella più totale ignoranza (spesso sostituita da tracotanza), si affida esclusivamente a opinioni, prendendole per verità.
Se anche chi può vantare un sapere indubbio (documentato e fondato su studi, ricerche e risultati empiricamente validati), può venire così clamorosamente smentito dalla realtà dei fatti, figuriamoci chi, senza conoscenze e competenze specialistiche e dunque nella più totale ignoranza (spesso sostituita da tracotanza), si affida esclusivamente a opinioni, prendendole per verità.
Naturalmente le opinioni oggetto di creduloneria possono essere di chiunque. Ma in genere sono preferite le proprie.
*** Massimo Ferrario, Coronavirus, forse un lascito prezioso, per Mixtura
Eraclito, 535-475 a.C.
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
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