Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.
In una capra dal viso semita
sentiva querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita.
*** Umberto SABA, 1883-1957, poeta, scrittore, aforista, La capra, 1912, da 'Il canzoniere', 1900-1954, Einaudi, 2014, in 'libriantichionline.com, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Saba
Poesia recitata da Alessandro Gassman in facebook, 17 marzo 2020, qui (video, 0min38)
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