la clemenza,
ma quando ci vuole
bisogna essere duri,
svelare le ipocrisie degli amici scadenti,
degli amori poco amorevoli.
Noi non siamo un tribunale,
ma possiamo premiare e punire,
possiamo dire addio
e inginocchiarci nella devozione.
Per quanto è possibile
bisogna uscire dagli equivoci,
tenere a cuore chi ci tiene a cuore,
staccarsi per sempre
dagli accidiosi, dagli allevatori
di insofferenze: ogni volta
che non li puniamo
saranno loro a punirci,
ma lo faranno di nascosto
e con l'idea che tu sarai colpevole
del loro torto.
A una certa età bisogna capire
che la vita è facile, almeno la vita
senza malattie,
e che gli ostacoli sono sempre più bassi
di quanto sembrano.
Io sono un paralitico
che si è iscritto alla gara di salto in alto.
*** Franco ARMINIO, poeta, scrittore, paesologo, Abbandonare gli amici scadenti, 'facebook', 6 luglio 2018, qui
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