"Non sono stato condannato da un collegio di magistrati, ma da un plotone di esecuzione politico. Una vergogna". (Silvio Berlusconi). (*)
Già, una vergogna.
Una vergogna che sia stata pronunciata l'ennesima frase di delegittimazione della magistratura da parte di un individuo che continua a considerarsi addirittura uno statista.
Una vergogna che un condannato per frode fiscale e formalmente definito 'delinquente naturale' in una sentenza di tribunale possa andare al Quirinale per essere consultato sul varo di un possibile governo.
Una vergogna che un Presidente della Repubblica, in mancanza di una norma che lo vieti, sia di fatto 'costretto' a riceverlo e magari a stringergli la mano.
Una vergogna per noi italiani.
Che non ci vergogniamo abbastanza.
Per gli oltre 4 milioni e mezzo di italiani che lo hanno rivotato dopo oltre vent'anni di una storia vergognosa di cui non riusciamo a liberarci.
*** Massimo FERRARIO, Vergogna, facebook, 4 aprile 2018, qui - (*) Citato da Sergio Rizzo, Berlusconi, il condannato dal Presidente è un macigno soltanto italiano, 'la Repubblica', 3 aprile 2018, qui
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