Ma il pensatore che più organicamente ha introdotto il tema di un reddito universale è senza dubbio il «rivoluzionario dei due mondi» Thomas Paine che, nel 1796, rivolse al Direttorio l’opuscolo Agrarian justice contenente un tentativo di giustificazione di un reddito di base sulla base di argomentazioni proto-ecologiche unite a ragioni di giustizia distributiva. Se, conformemente ai principi del giusnaturalismo dell’epoca, la terra è assegnata all’umanità in generale, è un bene di tutti, allora all’appropriazione privata di una porzione di questa deve corrispondere un obbligo che ristora la perdita originaria e questo ristoro va individuato nell’onere per i proprietari di assicurare ai concittadini quantomeno l’accesso di ognuno ai mezzi di vita. Non si tratta, aggiunge Paine, di carità ma di giustizia sociale, del risarcimento della perdita di qualcosa di cui pro quota si disponeva. L’argomento di Paine sembra realizzarsi nella scelta legislativa compiuta dallo Stato Usa dell’Alaska di convogliare i profitti derivati dall’utilizzazione delle risorse naturali nelle politiche di basic income e – come diremo più avanti – anche nelle argomentazioni per cui l’uso (sostanzialmente gratuito) da parte di molti sistemi di produzione contemporanei di meccanismi di comunicazione creati dalla cooperazione sociale, come Internet, debba essere ripagato alla collettività attraverso il finanziamento di programmi di reddito di base. Ancora è evidente l’influenza di Paine sugli studi della rete mondiale del Basic income earth network sulla sostenibilità economica di un basic income incondizionato e universale, i quali puntano su una tassazione che, colpendo il consumo e scoraggiando l’usura delle risorse naturali, realizzerebbe un “risarcimento” generalizzato per questa appropriazione privata di fonti di ricchezza collettiva
*** Giuseppe BRONZINI, magistrato, consigliere presso la sezione lavoro della Corte di cassazione, componente del Comitato scientifico della Fondazione Basso, tra i fondatori dell’Associazione Basic income network Italia, Il diritto a un reddito di base. Il welfare nell'era dell'innovazione, Gruppo Abele edizioni, 2017
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