Sosta a lungo nel farsi luogo della parola.
Impara ad accendere fuochi
che ripetano sulla terra il volto delle stelle
– un loro tratto almeno – e siano di ristoro
allo sforzo di perdurare che ogni cosa ed essere compie.
Insegna al pensiero l’uso domestico
e quotidiano del silenzio,
il suo mutare di sostanza
attraverso la liquida sonorità dell’inchiostro.
*** Lucianna ARGENTINO, 1962, poetessa, inedito, in 'ipoetisonovivi.com', 6 aprile 2018, qui
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