Paolo Diop è nero, senegalese ed è arrivato in Italia quando aveva pochi mesi. Si dichiara orgogliosamente fascista, ha militato in Casapound, è responsabile immigrazione del “Movimento nazionale per la sovranità” di Alemanno e Storace, stima tantissimo Salvini ed è un fiero oppositore dello Ius Soli.
Qualche giorno fa, all'uscita di una discoteca di Civitanova Marche, Paolo e la sua ragazza Francesca sono stati fermati da alcuni ragazzi che hanno iniziato a insultarli. Paolo è stato picchiato al grido di “sporco neg*o”, mentre alla sua compagna hanno spaccato un piede.
Un attacco razzista, probabilmente per il fatto di vedere un ragazzo nero con una ragazza bianca. Non sanno che Paolo è un camerata o uno che la pensa probabilmente come loro. Sanno solo che è nero. E per questo va punito.
Solidarietà a Paolo Diop e a Francesca. Perché il razzismo non guarda in faccia a nessuno, divide il mondo in bianchi e neri, genera odio e violenza. E noi difenderemo sempre, dalla violenza del razzismo, anche chi lo professa e finisce per diventarne vittima. Sperando che prima o poi si capisca che a forza di appiccare incendi, andremo a fuoco tutti e non si salverà nessuno.
Nel frattempo, gli auguriamo una buona guarigione. Magari leggendo un buon libro di Martin Luther King.
*** Marco FURFARO, facebook, 17 aprile 2018, qui
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