«Emarginarlo sarebbe una ferita per la democrazia».
Lo dice la neopresidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, turbo-berlusconiana da sempre e seconda carica dello Stato grazie ad un (discutibile) accordo/scambio politico tra M5S e Centrodestra.
Non è la presenza ancora attiva e condizionante sul piano politico di un individuo come Silvio Berlusconi, tra l'altro pregiudicato per frode fiscale e definito in una sentenza della Repubblica 'delinquente naturale', a 'ferire la democrazia' (io direi a 'sfregiarla'), ma la decisione politica di chi rifiuta di interloquire o allearsi con lui.
E' il mondo capovolto.
In fondo, per l'Italia, nulla di nuovo.
*** Massimo FERRARIO, La ferita della democrazia, facebook,15 aprile 2018, qui
VAURO
'Il Fatto Quotidiano', 15 marzo 2018
In Mixtura ark #Spilli qui
In Mixtura i contributi di Vauro qui
Nessun commento:
Posta un commento