martedì 8 agosto 2017

#SGUARDI POIETICI / Pazienza (Lucetta Frisa)

(per Georgos Seferis)
Pazienza, per capire.
Per scrivere un verso. Per costruire
le cose più semplici e le magie.
Come la luce del mare ti cambia:
al mattino sei una persona alla sera
un’altra.
A volte un’ebbrezza a volte
un disagio nelle ossa. Una linea di confine
tra l’altro mondo
e questo. Ma esiste?
Pazienza di apprendere
nel tremolare delle onde
come dal loro fluire 
si scoprono le vertebre dei versi.
Ancora pazienza e ossessione.
Sai le lingue. Sai leggere i geroglifici.
Ma l’immagine autentica del sapere
è l’acqua del mare, la sua nota 
ondulata, lo schiumare
tra scoglio e scoglio,
il suo disegnare la terra
e la terra docile che si fa disegnare da lui
il grande, forte, sonoro
equilibrio.


*** Lucetta FRISA, 1949, poetessa, scrittrice, traduttrice, Pazienza, da Dov'è il mare?, in 'filid'aquilone', n. 36, ottobre-dicembre 2014, qui


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