lunedì 12 settembre 2016

#SENZA_TAGLI / Scorte, e l'ignoranza (Roberto Saviano)

Disgustose le polemiche sulla scorta a Virginia Raggi, che è sindaco di Roma, capitale d'Italia. Di solito preferisco non intervenire sul tema scorte, è un discorso molto delicato che mi riguarda purtroppo da vicino. Ma chi parla di scorte lo fa spesso senza alcuna conoscenza del tema oppure - peggio - in mala fede.
La scorta non è decisa dalla persona scortata. Se Virginia Raggi avesse deciso di muoversi senza scorta, le sarebbe stato impedito. Avrebbe potuto rifiutare la protezione? Quando il rischio è elevato, si viene convocati da polizia o carabinieri, che mostrano quanto rinunciarvi sarebbe cosa grave. Sarebbe potuta andare a fare la spesa da sola? Se si elude la scorta, si crea una difficoltà al sistema di protezione, cosa di cui poi bisogna rispondere. Quindi, non si può.
Questi attacchi sono tremendi e sintomo di grande ignoranza. Nessuno vorrebbe mai vivere scortato. La scorta non è un premio né una medaglia. La scorta viene assegnata per continuare a vivere e non per stare rinchiusi in casa. La scorta viene assegnata per essere protetti mentre si vive, e vivere significa fare la spesa, andare a lavoro, andare a ballare, passeggiare. La scorta è lì a presidiare. 
Mi chiedo come si possa non comprendere tutto questo.

*** Roberto SAVIANO, scrittore, 'facebook', 11 settembre 2016, qui


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