per saziare la fame di un’infanzia
dissetata da stille di rugiada,
consolata da tenere carezze.
Fiorivano i miei sogni in mezzo all’oro,
fra miriadi di stelle, nella notte,
sui prati punteggiati di ranuncoli
nelle mie care primavere antiche.
Ho avuto canti di cicale amiche
nelle giornate afose. Dolce coro di allodole
fu il saluto per me d’albe radiose
spalancate sui giorni di speranza
con voli di farfalle, suoni
di carezzevoli parole,
raggi di sole antico e refoli di vento.
E nell’autunno lagrime di pioggia
asciugate da fiamme scoppiettanti
quando vento impietoso
strappava con le foglie anche i miei sogni.
Ho avuto inverni bianchi, immacolati,
arabeschi di ghiaccio sopra i vetri.
Venti di tramontana e caldi
gli incanti di serate da vivere in famiglia
condividendo il pane, la fede e la saggezza.
Più non hanno i miei sogni lo splendore
delle stelle né l’oro dei ranuncoli;
brillano discontinui, come lucciole,
ma ravvivano a tratti il mio tramonto.
*** Alda MAGNANI, scrittrice, poetessa, La vera ricchezza, da Alda Magnani, Un pugno di sogni nel cuore, Edizioni Ets, 2016, citata da Sara Ferraglia, in 'viadellebelledonne', 5 luglio 2016, qui
In Mixtura altri 2 contributi di Alda Magnani qui
Nessun commento:
Posta un commento