La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati.
*** Antonio GRAMSCI, 1891-1937, intellettuale, politico, filosofo, giornalista, Quaderni del carcere, edizione critica dell'Istituto Gramsci a cura di Valentino Gerratana, Einaudi, Torino, 1975, vol. I, p. 311.
Frase citata da Slavoj Žižek, Benvenuti in tempi interessanti, Ponte alle Grazie, 2012, capitolo finale riportato qui
Murales a Forest Houses, New York |
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