Non ha senso illudersi di saper parlare bene in pubblico senza avere qualcosa di rilevante da dire. Rem tene, verba sequentur (sii padrone del concetto, le parole seguiranno), scrive nelle Orationes Marco Porcio Catone, il primo grande oratore dell’età romana.
L’affermazione non fa una piega. O quasi.
Se è verissimo che bisogna sapere quel che si dice, non è così vero che, quando si sa quel che si dice, poi lo si riesce sempre a dire in maniera chiara (tanto da risultare comprensibili a tutto il pubblico), interessante (tanto da catturare l’attenzione), memorabile (tanto da essere ricordati), convincente (tanto da guadagnarsi la fiducia del pubblico e da risultare persuasivi). (...)
*** Annamaria TESTA, pubblicitaria, saggista, Parlare bene in pubblico, 'nuovoeutile', 5 luglio 2016
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