dicesti
o si va oltre
o non ci si vede mai più
Non capivi che il bello era proprio quel punto
era rimanere
nel limbo delle cose sospese
nella tensione di un permanente principio
nel nascondiglio di una vita nell’altra
Così il mio contrappasso di pokerista
è stato perdere tutto
appena hai forzato la mano
*** Michele MARI, 1955, scrittore, poeta, Arrivati a questo punto, da Cento poesie d’amore a Ladyhawke, Einaudi, 2007.
Anche in 'interno poesia', 2 giugno 2016, qui
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