Un ragionamento che lo porta a fornire una nuova definizione di «ansia», vale a dire «una conseguenza dell’essere creativi nelle previsioni». È questo il cuore dell’ultimo saggio di LeDoux, «Ansia. Come il cervello ci aiuta a capirla» (Raffaello Cortina). Un saggio su un tema perennemente attuale: «L’ansia fa parte della vita: c’è sempre qualcosa di cui preoccuparsi, avere timore, agitarsi o stressarsi», sostiene LeDoux. Difficile dargli torto. Anche la biologia evoluzionista concorda: un fisiologico stato di tensione ci fa trovare preparati di fronte a improvvisi cambiamenti e ai pericoli. Tuttavia, se l’allerta è un senso innato, la maggior parte delle fobie derivano dall’esperienza, dalla cultura e dall’ambiente. In una parola dai vissuti che si trasformano in «trauma». (...)
*** Marco PIVATO, giornalista, Si cela nel cervello la ricetta per tenere a bada l’ansia. I farmaci non funzionano: il segreto consiste nell’equilibrare emozione e ragione, 'lastampa.it', 2 giugno 2016
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