A volte un pensiero si presenta nitido, luminoso, si srotola nella mente tutto insieme, in un colpo solo. Appare sulla scena buia come un danzatore che fa un passo impossibile, così, come fosse nulla, per poi scomparire. Certe parole sembrano fatte della stessa materia dei sogni. Di loro resta solo la presenza - una polvere d’oro che si poggia per un attimo sulle cose intorno.
Mi è capitato, guardando attraverso l’obiettivo mentre mettevo a fuoco un’immagine, di sentire che sarebbe bastato fare un altro passo, solo un altro ancora, e sarei arrivata in quel luogo dove la bellezza originaria delle cose mi si sarebbe rivelata tutta d’un colpo. Non sarebbe stato nulla di propriamente miracoloso, ma la perfezione che abita nella forma di un cucchiaino ammaccato, nella grazia di una tavola apparecchiata che promette felicità, nell’intonaco scrostato di un muro azzurro si sarebbe lasciata afferrare come una perla e l’avrei potuta portar via con me, per sempre.
Forse è proprio questo, ciò che significa essere un bravo fotografo.
*** Francesca MARCIANO, 1955, scrittrice, La fine delle buone maniere, romanzo, Longanesi, Milano, 2007
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