Donald Trump, il discusso e problematico candidato alle primarie del partito repubblicano, ha rilanciato un tweet con una frase proverbiale: «It is better to live one day as a lion than 100 years as a sheep». Il motto era stato postato inizialmente dall’account @ilduce2016, che ha l’abitudine di postare frasi del duce tradotte in inglese, come se fossero state pronunciate dal candidato repubblicano. Trump l’ha ritwittato, senza capire che poteva trattarsi di una provocazione, o convinto che, comunque, fosse una frase che rappresentava il suo sentire.
Comunque stiano le cose, il fatto è che la frase fu uno degli slogan di Benito Mussolini. la frase fu uno degli slogan di Benito Mussolini. A partire dal 1926 divenne parte significativa della propaganda fascista: finì sui libri di scuola, sulle monete, si moltiplicò nelle scritte sui muri. Ma fu invenzione mussoliniana? Certamente no (...)
La frase è stata oggetto di commento da parte di Antonio Gramsci. Trattando del superuomo nella letteratura d’appendice (Quaderni del carcere, a cura di Valentino Gerratana, Einaudi, Torino 1975, vol. III, pp. 1879-1882) ricorda «la fortuna di alcuni motti come: “è meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora”, fortuna particolarmente grande in chi è proprio e irrimediabilmente pecora».
*** Michele CORTELAZZO, docente di Linguistica italiana, 'parole' (blog 'cortmic.myblog'), Meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora, 29 febbraio 2016
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