Colui che vi domina così tanto ha solo due occhi, due mani, un corpo, non ha niente di diverso da quanto ha il più piccolo uomo del grande e infinito numero delle vostre città, eccetto il vantaggio che voi gli fornite per distruggervi. Da dove prenderebbe i tanti occhi con cui vi spia, se voi non glieli forniste? Come farebbe ad avere tante mani per colpirvi, se non le prendesse da voi? I piedi con cui calpesta le vostre città, donde gli verrebbero se non fossero i vostri? Ha forse un potere su di voi che non sia il vostro? Come oserebbe attaccarvi se voi stessi non foste d’accordo? Che male potrebbe mai farvi, se voi non fa-ceste da palo al ladrone che vi saccheggia, se non foste complici dell’assassino che vi uccide e traditori di voi stessi? Voi seminate i vostri campi affinché egli li devasti; arredate le vostre case per farvele derubare; allevate le vostre figlie per soddisfare la sua lussuria, nutrite i vostri figli perché nella migliore delle ipotesi li mandi a combattere le sue guerre, li spedisca al macello, li faccia strumenti della sua avidità ed esecutori delle sue vendette. Vi ammazzate di fatica perché egli possa trastullarsi e sguazzare nei suoi turpi piaceri. Vi indebolite affinchè egli diventi più forte e più duro per stringervi la briglia. E da cose cosi spregevoli, di cui le stesse bestie non hanno sentore e che non sopporterebbero, potete liberarvi senza neanche provare a farlo, ma solo provando a volerlo. Siate risoluti a non servire più, ed eccovi liberi; non voglio che vi scontriate con lui o che lo facciate crollare, limitatevi a non sostenerlo più, e lo vedrete, come un grande colosso cui sia stata sottratta la base, cadere d’un pezzo e rompersi.
*** Étienne DE LA BOÉTIE, 1530-1563, filosofo, scrittore, giurista, politico francese, Discorso sulla servitù volontaria, testo clandestino fino al 1572, anno della prima pubblicazione con il titolo II contro uno, Chiarelettere, 2011
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