"Io ho la piena consapevolezza di aver agito nell'esclusivo interesse del popolo sardo."
(Christian Solinas, presidente di Regione Sardegna, intervistato da Carmelo Lopapa, 'la Repubblica', 12 novembre 2020).
Il non detto, nella sua più stupida stupidità, è, di fatto, un implicito 'chissenefrega dei non sardi'.
Quasi che essere un'isola, soprattutto come la Sardegna d'estate, equivalesse a essere isolati.
Non ci voleva un premio Nobel della scienza per capire che non chiudere le discoteche in agosto nel corso di una pandemia non conclusa, contro il parere degli esperti (quelli 'veri') che prevedevano una seconda ondata dopo l'estate, avrebbe significato accendere focolai e esportare il virus sul 'continente'.
Evocare demagogicamente il popolo, mascherato dietro lobby abili nell'intrallazzo (in questo caso discotecari non si sa quanto sardi), è come al solito fare dell'ignobile populismo: quello che prende per i fondelli tutti. Sardi e italiani.
*** Massimo Ferrario, "Nell'esclusivo interesse del popolo sardo", per Mixtura
In Mixtura ark #Spilli di M. Ferrario qui
Nessun commento:
Posta un commento