Tu eri sempre solo in visita –
non eri mai del tutto con me.
Tutto era una dolce maledizione,
tutto inquieto e confuso.
Il tuo cuore non era mai a casa con me,
l’amore veniva soltanto per riposarsi.
Ti ho dato la mia felicità, la mia vita –
per te c’era solo un ospite.
Come un bicchiere dal quale si beve
e subito lo si dimentica,
come una corda che ancora vibra
anche se non sprigiona più alcun canto,
come un libro letto a metà –
da tempo la porta si richiuse.
Tu sei sempre venuta solo in visita…
tu, favola ultima, tu!
*** Jacob HARINGER, 1898-1948, scrittore tedesco, Eterno amore, traduzione di Gio Batta Bucciol, 'Poesia', n. 356, febbraio 2020, archivio 'Poesia', 20 febbraio 2020, qui
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