Questo è il momento in cui vedi di nuovo
le bacche rosse del sorbo selvatico
e nel cielo scuro
le migrazioni notturne degli uccelli.
Mi addolora pensare
che i morti non le vedranno –
queste cose su cui facciamo affidamento,
esse svaniscono.
Allora cosa farà l’anima per rinfrancarsi?
Mi dico che forse non avrà più bisogno
di questi piaceri;
forse già non essere basta del tutto,
per quanto sia difficile da immaginare.
*** Louise GLUCK, 1943, poetessa, saggista, accademica statunitense, premio Nobel per la letteratura nel 2020, Le migrazioni notturne, da Scoprire Averno, a cura di Massimo Bacigalupo, edizioni Dante&Descartes e Editorial Parténope, traduzione di Massimo Bacigalupo, in 'Poesia', marzo 2021, qui
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