Agli studenti ho anche sempre dato dei consigli pratici e semplici per limitare i danni da alcol. Eccone qualcuno:
1) Non bevete mai alcol a stomaco vuoto, perché voi giovani avete un quantitativo ridotto di enzima alcoldeidrogenasi rispetto all’adulto, e dunque non riuscite a smaltire cinque o sei drink che arrivano in poco tempo al fegato senza essere diluiti dal cibo.
2) Ricordatevi che l’alcol che non riesce a essere scisso dall’enzima determina la necrosi, ossia la morte della cellula epatica. Quante più cellule epatiche muoiono, tanto più viene compromessa la funzione del fegato, che però è dotato di straordinaria capacità rigenerativa. Questa prerogativa era conosciuta fin dall’antichità, tanto che nella letteratura greca esiste il mito di Prometeo che, per punizione, era stato condannato da Giove a un eterno supplizio, che consisteva nell’essere incatenato a una roccia dove ogni mattina veniva un’aquila a beccargli un pezzetto di fegato. Ma quest’organo, grazie alle sue caratteristiche biologiche, era capace di rigenerarsi durante la notte, rendendo così il castigo senza fine. Se dunque vi capita di prendere una solenne sbronza in una serata, e per esempio l’alcol che ingerite determina la morte di un milione di cellule epatiche, potete limitare il danno lasciando al fegato il tempo di rigenerare e sostituire le cellule morte con nuove cellule ben funzionanti. In chirurgia abbiamo esempi molto eloquenti della rigenerazione epatica. Quando per un tumore del fegato siamo costretti ad asportare una parte (anche metà) dell’organo, possiamo farlo senza eccessive preoccupazioni, perché sappiamo che a distanza di qualche mese si ha la ricrescita completa di tutta la parte mancante. Dopo una gran bevuta, state almeno due o tre settimane senza toccare alcol in modo che tutte le cellule morte siano sostituite.
3) Non mettetevi alla guida se avete bevuto anche piccole quantità di alcol: il senso della distanza e della velocità viene alterato; l’ebbrezza induce a sottovalutare le situazioni di pericolo; l’alterazione delle percezioni visive riduce il campo visivo e aumenta la sensibilità all’abbagliamento nella guida notturna; la riduzione della trasmissione nervosa rallenta i riflessi; l’alcol induce sonnolenza e riduce la capacità di concentrazione; se il tasso alcolemico è di 1 grammo/litro, la pericolosità per sé e per gli altri è aumentata di venti volte rispetto a un tasso di 0,5 g/l; se il tasso è di 1,8 la probabilità di incidente sale di cinquanta volte.
4) Tenete bene a mente che, se cominciate a bere da giovani, correte seri rischi di andare incontro alla dipendenza da alcol. Un circolo vizioso dal quale è difficilissimo uscire, per via delle terribili sofferenze fisiche e psichiche create dalla cosiddetta sindrome da astinenza. Interrompere di colpo l’assunzione di alcol può addirittura portare alla morte, se non si è seguiti e assistiti in modo adeguato, dunque non deve mai essere messa in atto. La dismissione è comunque una prova…
*** Luigi Rainero FASSATI, medico chirurgo, già professore ordinario di Chirurgia all'Università di Milano e direttore del dipartimento di Chirurgia e dei Trapianti all'ospedale Policlinico, saggista e scrittore, Mal d'alcol. Il racconto di un grande medico per non cadere in trappola, Salani, 2013
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