che ti ha lasciato scivolare sul pavimento
come gravità comanda a due minuti
dalla mezzanotte
tazza senza nome
ad un passo dalla salvezza dello scolapiatti
Chiedo perdono a tutti i tuoi pezzi
Solo uno sguardo attonito ho saputo opporre
al tuo volo così tipico di questa terra
dove ogni cosa pare
il simbolo di un’altra
e di tutte le altre
e pure è così difficile imparare
*** Guido CUPANI, 1981, poeta, Requiem, da Le felicità, Samuele Editore, 2011, in 'ipoetisonovivi.com', 23 ottobre 2019, qui
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