Chaac, uno e quadruplice,
Chaac ferma l’acqua dalle tue zucche,
ti prego.
Ieri ho salvato una rana, stava zitta, non gracidava
Chaac resta nella tua caverna,
lascia stare il drago nella piana,
non aprire la grotta ai tuoi diavoli, non ce n’è bisogno.
I diavoli sono qui sulla terra e non sotto,
sono quei diavoli che hanno bruciato gli alberi quest’estate,
hanno mangiato le montagne per venderle e farne case,
hanno distrutto gli argini dei fiumi e li hanno privati della ghiaia, sostituendola con cemento.
Chaac, nonostante tutto,
ferma la tua pioggia dove sono i bambini,
perché non hanno colpa.
Chi ha colpa vive all’ultimo piano di un grattacielo, dove la tua acqua non arriva, dove i tuoi fulmini non colpiscono.
Si è alzato quest’uomo sopra ogni cosa,
ma quando finirà lui
e quelli come lui,
Chaac, dio della pioggia,
ne sorgeranno altri ancora.
Perché l’uomo non è un lupo,
né una pecora,
assomiglia forse a un cane pastore,
morde solo chi è più debole
e lecca gli stivali del padrone che lo ha bastonato.
*** Virginiano SPINIELLO, giornalista, docente di sostegno e scienze umane, Preghiera a Chaac, il dio Maya della pioggia, in 'alberovagabondo.it', 17 novembre 2019, qui
Su Chaac, dio della pioggia: https://it.wikipedia.org/wiki/Chaac
immagine tratta da qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
Carissimo, grazie per la tua condivisione, è un grande piacere essere ospitato sul tuo blog. Saluti. Virginiano
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