risale ai lati del pavimento
in uno zoccolo sghembo.
Le macchie d'umido fioriscono
agli angoli del soffitto.
Tra le piastrelle bianche sulle pareti
corre un filo scuro di polvere:
una grata d'ombra,
una gabbia quadrata,
ritagliata nello sporco e nel silenzio.
Aspettiamo
- inerti o impazienti -
la chiamata, un segno della sorte.
Ci rianima solo un'improvvisa ventata
che di là, nella stanza accanto,
fa sbattere le porte.
*** Enrico TESTA, 1956, saggista, poeta, docente di storia della lingua italiana, senza titolo, da Cairn, Einaudi, 2018.
https://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Testa_(scrittore)
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