mercoledì 8 novembre 2017

#MOSQUITO / Kamikaze, inorridite e inorridiamo (Luigi Pintor)

Inorridite e inorridiamo. Non sarei un kamikaze per nessuna ragione al mondo, tra cui anche quella che non avrei il coraggio fisico. Ma pensavo anche che non avrei mai maneggiato un’arma in vita mia e invece mi è capitato anche se una sola volta. Dunque non sono sicuro che le circostanze non possano travolgerti e stravolgerti oltre ogni previsione o limite. (...) 
L’immedesimazione, ecco la parola impossibile, lo sforzo mentale che non si può compiere. Se fosse possibile allora si capirebbero facilmente molte cose senza il soccorso petulante di filosofie occidentali e orientali o di banalità politiche. Si capirebbe che chi patisce una violenza può rassegnarsi, ma chi si sente investito da una massima ingiustizia e non reagisce è un’anima morta. Per non esserlo reagirà in ogni fibra e ogni mezzo gli parrà lecito e ogni prezzo adeguato, anche quello della propria vita altrimenti priva di ogni valore. L’ingiustizia è una bomba umana. Inorridite e inorridiamo. Ma di che? Dei kamikaze? Della guerra e delle sue forme? Di noi stessi? 

*** Luigi PINTOR, 1925-2003, giornalista, scrittore e uomo politico,  fondatore de ‘il manifesto’, Kamikaze, ‘il manifesto’, 6 aprile 2003.


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