mercoledì 12 luglio 2017

#MOSQUITO / Silenzio, la paura e il bisogno di rumore (Carl Gustav Jung)

Nel silenzio, l’ansia spingerebbe la gente a riflettere, e non si può prevedere che cosa arriverebbe alla coscienza. La maggior parte delle persone ha paura del silenzio, per cui quando viene meno il rumore continuo, per esempio di una conversazione, bisogna sempre fare, dire, fischiare, cantare, tossire o mormorare qualcosa. Il bisogno di rumore è quasi insaziabile, anche se a tratti il chiasso ci sembra intollerabile. E’ però sempre meglio che niente. In quello che viene significativamente chiamato ‘silenzio di tomba’ ci sentiamo a disagio. Perché? Forse ci sono i fantasmi? Non credo. Ciò che davvero temiamo è quello che potrebbe provenire dalla nostra interiorità, e cioè tutto quello da cui cerchiamo di tenerci lontani con il rumore. 

*** Carl Gustav JUNG, 1875-1961, medico e psicoanalista svizzero, fondatore della psicologia analitica, Lettera al professor Karl Oftinger, Zurigo, settembre 1957, in C. G. Jung, Lettere, a cura di Aniela Jaffé con Gerhard Adler, Edizioni Magi, 3 voll., 2006.


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