è la mia domanda:
dimmi, che devo fare?
Ma tu sul fare sei vago,
non è il tuo campo, lo so,
fare si fanno le cose di tutti:
“Faccia l’amore,
faccia e sue cose,
veda gente, si svaghi”,
e torni alla sostanza.
Nel metrò che rigurgita, al ritorno,
come un biglietto usato
butto via la ricetta,
ché nulla mi sgomenta
più di questo richiamo
al mio sesso e all’umano.
*** Anna Maria CARPI, 1939, scrittrice, poetessa, tradutrice, Io non mi lascio andare, e sempre quella, da Compagni corpi. Tutte le poesie 1992-2002, Scheiwiller, 2004, in 'ipoetisonovivi.com', 23 maggio 2015, qui
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