mercoledì 9 marzo 2016

#INEDITI / Aiuto ai profughi, e i 'fratelli delle vittime'? (Renzo Modiano)

Aiutare chi fugge da guerre, persecuzioni e stragi è un dovere a cui i popoli civili non devono sottrarsi. 
Questo è un principio morale, finalmente enunciato e in qualche misura rispettato. Oggi, sono le popolazioni del Medio Oriente ad essere investite da una tragedia epocale dovuta all’orrenda coazione a ripetere  che spinge gli uomini a perpetrare stragi, genocidi e mostruosità imperdonabili. 
Oggi, quella porzione del mondo vicina a noi è sconvolta dalla barbarie, perciò è doveroso per l’Europa accogliere gli infelici che tentano di sopravvivere.  

Però, com’è che osservando questo scenario di morte e di disperazione nessuno rilevi la mancanza di una qualsiasi forma di aiuto da parte dei "fratelli delle vittime£? 
Che domanda! Sono proprio i fratelli delle vittime gli artefici della tragedia. Si uccidono tra Sunniti, Sciiti, Salafiti, ecc…. E non si dica che tutto ciò accade per motivi religiosi e spolverati odi risalenti all’epoca del Profeta. No! E’ per prosaici motivi economici e di potere che tutto ciò accade. 

Laggiù non colpisce la mano destra, nessuno lo fa a volto scoperto, sono ancora mani nascoste e volti intabarrati a uccidere. Volti di chi? Chi c’è dietro il Califfato criminale dell’ISIS? Sparano armi provenienti non si sa da dove, pagate chissà da chi. A monte ci sono sempre manovre doppie, triple e quadruple, persino. Non c’è l’esercito dell’Iran da una parte, né dell’Arabia Saudita, dall’altra. Chi arma il Califfato? 

Forse la mano sinistra di chi lo sostiene con la destra, o con il piede di un altro. Di sicuro paga l’oro nero di chissà chi. Chi compra quello proveniente dal Califfato? Chi è con Assad, che col veleno fa strage del suo stesso popolo? L’aviazione russa quale ISIS bombarda? Questo si sa: nessun ISIS bombarda, bensì i fratelli siriani che tentano di opporsi al tiranno. E l’Iraq con chi sta? Un pezzo  di qua, un pezzo di là…  e i Curdi? Tutti li vogliono far fuori, Turchia per prima, membro della NATO e aspirante ad entrare in Europa. Chi li difende? Ovviamente nessuno, non hanno nemmeno il petrolio!

Osservando un covo di serpenti si assisterebbe ad uno esempio di linearità straordinaria rispetto allo scenario mediorientale che si prospetta ai nostri occhi! 
Va bene, è il modo di agire di quella gente, ma la tortuosità può giustificare Stati, straricchi che nulla versano a chi accoglie le loro vittime? Non sono i loro fratelli a soffrire? Perché nessuno pretende che Arabia Saudita, Qatar, Kuwait, Iran ecc. rinuncino a qualche rubinetto d’oro, a far piste di sci nel deserto, a riprodurre Venezia nel Golfo Persico, o a tirar su l’ennesimo grattacielo e insistano in simili idiozie e non aiutino i disgraziati che loro stessi hanno ridotto in quelle condizioni? 

Venendo a noi. Non dovremmo chiedere una sorta di pagamento di danni di guerra. In punta di Diritto non c’è alcun colpevole. Non è il Diritto a giustificare la pretesa di attenuazione del danno materiale arrecato: è la Ragione a suggerirlo. 
Non si tratta di punire, ma è pur vero che non è all’esterno che si è generata la tragedia. Non è da Ovest, o da Est, da Nord o da Sud, che è partito il primo colpo di cannone, allora perché i protagonisti non debbono farsi carico, in qualche misura, dell’incommensurabile costo materiale – e politico - che le loro guerre stanno scaricando sull’Europa?

Se anche un solo filo di logica esistesse, l’Islam dovrebbe arrestare la strage nata nel proprio ventre, ma al momento ciò è impensabile. Ormai all’apprendista stregone è sfuggito di mano il fenomeno e nessuno trova più il bandolo della micidiale matassa.

Noi europei abbiamo il diritto di volgere lo sguardo in casa nostra: il costo del caos attuale non è insopportabile per la sua entità economica, lo è per il risveglio che provoca in casa nostra di devastanti ideologie nazionaliste e razziste. 
Questo è il vero costo insopportabile che abbiamo già cominciato a pagare. Fuori di metafora, l’estrema destra, che sta risorgendo in tutta Europa, quasi non esisteva prima che il flusso di immigrati la invadesse. Se l’Europa non può intervenire in guerra conservi il suo diritto di opporsi alla rinascita in casa propria del razzismo, del fascismo, del nazismo, persino. Deve combattere i germi che hanno già fatto rivivere. Germi che, incolpevoli, portano con sé i profughi. L’accoglienza, si sa, non è mai stata una pratica facile e naturale, meno che mai in momenti difficili quali sono quelli che viviamo. Per noi europei non è in gioco qualche punto del PIL, sono in gioco i principi politici e morali, conquistati nel secolo scorso a prezzo indicibile.

Perché nessuno osa dire l’ovvietà che ho appena detto io?... 
Temo sia per non infastidire i satrapi arabi, già padroni dell’Inghilterra, che spendono i loro spiccioli per comprare ciò che di meglio c’è ancora in Europa.

*** Renzo MODIANO, scrittore, già direttore di Personale e Organizzazione in una grande azienda, L'aiuto ai profughi, per Mixtura


* In Mixtura altri 2 contributi di Renzo Modiano qui (compresa una mia recensione al suo ultimo libro "La verità è una bugia non scoperta", Mimesis, 2015).
* Sempre in Mixtura un'altra mia recensione al suo libro "Di razza ebraica", Mimesis, 2014, qui)

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