martedì 8 marzo 2016

#BIGLIETTI AUGURALI / Un augurio a tutte le donne, ma (Tiziana Campodoni)

Un augurio alle donne, 
ma solo a quelle che non si fanno usare, 
a quelle che non passerebbero sul cadavere della madre per far carriera, 
a quelle che non sono invidiose e in competizione con le altre,
a quelle che non scopiazzano per apparire migliori, 
a quelle che non disprezzano per apparire più forti,
a quelle che non usano, non fanno la spia e non hanno bisogno di una scusa "anche per prendere un caffè" (cit);
a quelle che non manovrano in segreto
a quelle che non fingono e hanno a cuore la sorte dei più deboli, 
a quelle che non puntano il dito sempre contro le altre
a quelle che hanno il coraggio di parlare, di difendere la giustizia,
a quelle che non guardano solo il proprio vantaggio personale
a quelle che non hanno preso il peggio degli uomini
a quelle che hanno dignità e non si vendono
a quelle che hanno una personalità e ne vanno fiere
a quelle che hanno carattere e non si modellano a seconda della richiesta vigente, più forte, più conveniente, più comoda. 
A quelle che hanno il coraggio di guardarsi e non mentono
a quelle che sono aperte, sanno fare un gesto libero e autentico
a quelle che faticano e crescono, che riconoscono il valore e sanno stimarlo, che hanno il senso delle proporzioni, che non sanno strategie, che non "spostano" "non proiettano" "non consentono"...
A quelle che hanno capito di venire dall'inferno dove le hanno confinate e non lo usano, non se ne adornano e non lo negano.
A quelle che l'inferno lo conoscono e sanno che la ricchezza è tra le miserie umane non nelle risate sulla morte.
A quelle che sanno cos'è la morte dentro e sanno che si muore sul serio.
A quelle che dall'inferno provengono e non ammiccano, non cicaleggiano, non flautano ma ironizzano.
A quelle che dall'inferno, dal buio, dal silenzio provengono e portano luce, vento, pioggia, burrasche e dolcezze infinite,
e musica e canto e urla e sussurri e non hanno paura.
A quelle che sorridono davvero.
A quelle che sanno piangere, gioire, amare.

*** Tiziana CAMPODONI, facebook, 8 marzo 2016, ‪#‎donnecomecipare‬, qui

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