Anche la poesia è figlia
della necessità –
questa che giunge ora,
un po’ fuori tempo,
non ha più la gioia sincera
del sole sulla bocca;
persa la fresca
perlacea pelle adolescente,
è più simile a quei fichi secchi
messi a seccare per molti giorni
che d’inverno si trovano sempre
su un piatto
per mangiarli vicino al fuoco.
*** Eugenio DE ANDRADE, 1923-2005, poeta e scrittore portoghese, Piatto di fichi, da Rente ao dizer, 1992, citato in 'il canto delle sirene', 10 aprile 2019, qui
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