Ora viviamo sulla nostra pelle la stigmatizzazione, più o meno razzista, che fino a ieri abbiamo fatto vivere, brutalmente, a chiunque non avesse la nostra pelle.
La nonna, anziché parlare di 'santa nemesi' e 'giusto contrappasso' (due espressioni quanto mai appropriate, in questo caso, ma che non stavano certo nel suo vocabolario più usato), avrebbe detto, più prosaicamente, ma in modo azzeccatissimo, che 'chi la fa l’aspetti'.
Purtroppo non ci sono molte ragioni per nutrire anche deboli speranze, sapendo che come specie siamo chi siamo, ma se il virus, per misteriosa e sottile eterogenesi dei fini, riuscisse a insegnare qualcosa di umano a umani sempre più inumani, la stessa la nonna potrebbe aggiungere che non tutti i 'mali vengono per nuocere'.
E il Grande Uomo Padrone del Mondo si troverebbe a dover dire grazie, per avere avuto qualche dritta su come '(con)vivere' sul Pianeta, a un microrganismo a-cellulare, per natura parassita, ovviamente impercettibile a occhi nudi, considerate le sue dimensioni di pochi nanometri di diametro (miliardesimi di metro), e visibile solo con un potente microscopio elettronico (neppure ottico).
Chi ha detto che il piccolo, in quanto piccolo, 'può' fare poco?
Talvolta basta fare quel che si è.
Talvolta basta fare quel che si è.
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
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