giovedì 20 febbraio 2020

#MOSQUITO / Una storiella ebraica (Marco Aime)

Moni Ovadia racconta una storiella tipica dell’umorismo ebraico: un anziano ebreo di New York siede in metropolitana, quando a un tratto nota un uomo alto, dalla pelle nera, in piedi, che legge la Torah con grande attenzione. Dietro gli occhialini tondi, lo sguardo concentrato nella lettura, l’uomo muove il capo avanti e indietro nella tipica maniera degli ebrei. L’anziano è stupito e dopo un po’ non riesce piú a resistere alla curiosità, si alza, avvicina l’uomo e gli chiede: «Mi scusi, se non la importuno troppo, posso farle una domanda?» L’altro abbassa il libro, si sfila gli occhiali e risponde: «Certamente, dica pure», e l’anziano: «Ma a lei, non bastava essere nero?».

Con amara ironia, questo witz sottolinea come i due gruppi che piú hanno subito la violenza del razzismo sono stati gli ebrei e i neri, ai quali vanno aggiunti i sempre dimenticati rom.

*** Marco AIME, 1956, antropologo, saggista, docente presso l'università di Genova, Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità, Einaudi, 2020


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