Leila JANAH, 1982-2020
imprenditrice statunitense
instagram, 20 febbraio 2020, qui
Leila Janah aveva una missione: «Dare ai poveri un lavoro, anziché soldi».
C’è riuscita, 50 mila volte. Poco prima di morire a soli 37 anni per un tumore, lo scorso 24 gennaio, ha fatto uscire dalla povertà 50 mila persone grazie al suo modello di social business.
Cresciuta in California da genitori indiani immigrati, aveva avuto un’illuminazione durante un periodo in Ghana, in cui era andata per insegnare inglese in un istituto di bambini non vedenti. «Non avevo mai sperimentato nulla di simile alla povertà come in quel posto», disse.
Dopo quell’esperienza, inizia il suo progetto: aiutare i poveri non tramite soldi o carità, ma tramite un lavoro.
Fonda la Samasource, società che assume lavoratori nei Paesi in via di sviluppo per svolgere attività tecnologiche.
Poi la Lxmi, che assume donne emarginate in Uganda, Benin e India per produrre cosmetici e prodotti per la pelle di lusso. La paga è tre volte superiore al salario medio locale.
«La più grande sfida dei prossimi 50 anni», aveva detto prima di morire, «sarà quella di creare un lavoro dignitoso per tutti». Lei c'è riuscita, 50 mila volte. (will_ita)
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