compatto e chiuso nei ghiacci:
aspetto che tu mi chiami
e sciolga col fiato quei lacci.
Tu balli e ti volgi, varia
come l'ombre sulla tua fronte
fatta di riccioli, d'aria
bionda, di bosco e di fonte.
Dura la morte precaria
ristretta agli attesi richiami
finché tutto s'apre: m'abbracci
e mi dici che m'ami.
*** Carlo LEVI, 1902-1975, scrittore, poeta, politico antifascista, da Poesie inedite 1934-1946, edizioni Mancuso, 1990, anche in 'poetidellaluce', qui
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