come tante notti.
Giungi in silenzio, ti sdrai accanto a me,
con mano esperta cerchi il mio viso.
Con le punte delle dita sfiori la mia fronte,
accarezzi i sopraccigli,
le conchiglie delle palpebre,
con l'indice invece tasti le guance,
circondi pian piano la mia bocca
e sai che sono pur sempre io,
sempre in attesa.
Dopo, la tua mano mi sorvola tutta,
eccitando il mio corpo
che si schiude: Oh, vieni,
sollevami dall'abisso
della disperazione e dei pazzi sogni!
Ma tu sei morto -
e io
mi risveglio
ogni mattina
su un'isola desolata.
*** Mila KAČIČ, 1912-2000, poetessa, scrittrice, attrice slovena, Sei qui di nuovo, da Jolka Milič, La poesia di Mila Kačič, in 'fili d'aquilone', n. 28, ottobre-dicembre 2012 (con testo originale), qui
In Mixtura i contributi di Mila Kačič quiIn Mixtura ark #SguardiPoietici qui
Nessun commento:
Posta un commento