dai tuoi capelli eclissata
sfrangia le ultime luci
che discendono in acqua.
Dovrò chiudere gli occhi
per non guardare spogliarsi
svolgersi a corolla
impolverarsi d'azzurro
l'anima mia, dentro i tuoi
che hanno suoni d'aurore
ultraterrene.
Mi pento
d'essere cresciuto.
*** Ennio DE SANTIS, 1937-2019, poeta, Le ultime luci, da In un cardo spolpato, Crocetti Editore 1989, in 'poesia.it', qui
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