In fondo è vero che l’economia ha molto a che fare con la paura. V’è dunque una carne nell’alta finanza? Parrebbe di sì. È evidente che una componente emotiva abita i meandri di Wall Street, tenendo fior di capitali appesi al filo di un attacco d’ansia. Altro che algoritmi. Nel celebre Lunedì Nero del 1987, quando la Borsa di NY perse oltre il 22%, si narra che l’indice iniziò la picchiata anche a causa dei venditori di hot-dog, i cui chioschi deserti in piena pausa pranzo atterrirono Manhattan: qualche diavolo di incognita stava impegnando gli agenti al punto di farli digiunare, e ciò bastò a scatenare un diluvio di vendite. Non vi sembra un episodio simbolo?
*** Stefano MASSINI, 1975, scrittore, drammaturgo, saggista, Economia, 'Robinson', n. 65, 25 febbraio 2018
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