venerdì 1 marzo 2019

#SENZA_TAGLI / Il 'fuori tema' che è in tema (Enrico Galiano)

Non scrive mai più di mezza pagina, nei temi. 
È uno di quelli che non protestano mai, ma poi negli occhi la vedi bella chiara la frase “Oh no prof il tema no!”. È uno di quelli spiritosi ma non volgari, tranquilli ma non stupidi. Ogni tanto alza la mano e gli partono queste domande strane, di quelle che non c'entrano ma c'entrano, oppure di quelle che ti viene il dubbio se sono molto intelligenti o molto stupide, e tu rispondi sempre, perché uno studente che fa domande è il meglio che ti possa capitare, meglio anche di uno che sappia tutte le risposte.
Anche se sembrano stupide. Anzi, soprattutto perché sembrano stupide.
Però scrivere no. Quello proprio no.
Poi oggi c'era la simulazione del compito d'esame, e non ci vedeva alla lavagna, così mi chiede se può sedersi vicino alla cattedra, certo vieni, e lui sceglie la traccia numero due, deve parlare del proprio futuro, della scuola in cui andrà, e vedo che stavolta è diverso, le parole gli escono, certo piene di cancellature e segni, ma riempie due pagine, wow sono felicissimo!, così dopo un po' butto l'occhio, con nonchalance, cerco di capire com'è che stavolta sta scrivendo così tanto, oh cacchio no, mi sta andando fuori tema!, ci sono righe e righe in cui parla di amicizia, dice che non vuole deludere gli amici, fa gli esempi di come si possono deludere gli amici, ma no accidenti il tema è sulla scuola in cui andrai!, che faccio, glielo dico? Forse fa ancora in tempo a riscrivere tutto, però accidenti, prima volta che mi scrive così tanto, non posso fermarlo proprio adesso, no dai aspetto ancora cinque minuti magari in tema ci ritorna, poi ributto ancora l'occhio sul foglio, guardo con più attenzione, in effetti era partito parlando della scuola, delle sue più grandi paure, e vedo che sta dicendo che la sua più grande paura è quella di trovare un amico in quella scuola e poi di trattarlo male, di perderlo perché magari gli ha detto qualcosa di sbagliato, e in effetti la traccia chiedeva di raccontare le paure e i desideri collegati alla nuova scuola, non solo è rimasto in tema ma lo ha sviluppato in modo originale, e così ripenso a quella storia delle domande che non c'entrano ma c'entrano, e di tutte le volte che ci sentiamo noi, fuori tema, a tutte le volte in cui ci sembra di essere dei fuori tema in mezzo a tanti altri che si sanno stare, in tema, e per questo cambiamo, ci adeguiamo, cerchiamo di essere come gli altri, e alla fine diventiamo qualcosa che non siamo noi. 
E che se solo avessimo la pazienza, e il coraggio di rileggere bene quello che stiamo scrivendo, molto spesso ci renderemmo conto che in tema ci siamo, eccome.
E che se solo ci credessimo quei cinque minuti in più, rischieremmo di scrivere qualcosa che nessuno potrebbe scrivere mai.

*** Enrico GALIANO, insegnante e scrittore, facebook, 27 febbraio 2019, qui


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