A volte, sull’orlo della notte, si rimane sospesi
e non si muore. Si rimane dentro un solo respiro,
a lungo, nel giorno mai compiuto, si vede
la porta spalancata da un grido. La mano feriva
con una precisione vicina alla dolcezza. Così
si trascorre dal primo sangue fino a qui,
fino agli attimi che tornano a capire e restano
imperfetti e interrogati.
*** Milo DE ANGELIS, 1951, poeta e scrittore, da Quell’andarsene nel buio dei cortili, Mondadori, 2011, in 'poesia', qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Milo_De_Angelis
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