Eravamo in corteo, ragazze
che la notte volevan sfidare
Indumenti bruciati, un eccesso
e qualcuno ci prese per pazze
per la libera scelta d’andare
dove ancora non era concesso
Oggi piove, una donna cammina
nel vapore di nebbia autunnale
E sui tacchi vacilla insicura
se la notte si fa più vicina
Anche un’ombra può farle del male
e ritorna un’arcaica paura
Riprendiamo la notte e che sia
orizzonte di luna e di stelle
E il pensiero sia fresco vivaio
e si nutra con la fantasia
alla forza brutale ribelle
come rosa che sboccia a gennaio
*** Sara FERRAGLIA, poetessa, facebook, 8 marzo 2019, qui
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