Ma se sei per la famiglia tradizionale, chi ti impedisce di esserlo?
Ma se sei per il no all’aborto, chi ti obbliga ad abortire?
Ma se sei per il no al divorzio, chi ti obbliga a divorziare?
Ma se sei per il no alla fecondazione artificiale, chi ti obbliga a farti fecondare artificialmente?
Ma se sei contro le unioni civili, chi ti obbliga a unirti civilmente?
Ma se sei per il no al testamento biologico, chi ti obbliga a fare testamento biologico?
Ma se sei per il no all’eutanasia, chi ti obbliga domani a scegliere per te l’eutanasia?
Ma se credi nel tuo dio, chi ti autorizza a imporlo a chi segue un'altra religione, oppure vive tranquillamente bene senza dio e non pretende di convertire nessuno al suo pacifico ateismo?
Domande banali. Che dovrebbero essere retoriche. Con la risposta scontata incorporata: niente e nessuno ti impedisce di fare ciò che vuoi.
Invece, non so se questo è un ritorno all’epoca dell’Inquisizione, delle streghe, delle crociate e del missionarismo cattolico prepotentemente integralista, quando non omicida, ma certo, in Italia e in molte parti del mondo, è come se non fossimo, come siamo, nel 2019. E la rivoluzione francese, l’illuminismo, le faticose e travagliate conquiste dei diritti civili siano fatti storici mai esistiti.
Basta seguire il Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona, 29-30 marzo 2019, ed ascoltare un intervento a caso tra i tanti.
Divorzio, aborto, testamento biologico, unioni civili, fecondazione artificiale, proposte di eutanasia: tutto da smantellare, secondo la furia devastatrice di Gianfranco Amato, presidente nazionale dell’organizzazione Giuristi per la Vita, membro del Comitato Difendiamo i nostri figli, cofondatore e presidente dell’Associazione Scienza & Vita di Grosseto. (qui)
Aggiunge Massimo Gandolfini, il fondatore del Family Day, equiparando feti e bambini: «In Italia, dal 1978 a oggi, sono stati uccisi 6 milioni di bambini e ne sono stati salvati 200mila. Li ha salvati ad esempio il Movimento per la vita. Ecco, lo Stato ha tradito se stesso.» (Ansa, qui)
Si vuole uno Stato etico. Ma in che anno siamo?
*** Massimo FERRARIO, Ma in che anno siamo?, per 'Mixtura'
ellekappa
'la Repubblica', 29 marzo 2019
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
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