Il problema, profondo e radicato, della tragedia dei migranti, che fuggono in cerca di vita e trovano la morte in mare, non sono in primis i Salvini, le Le Pen o gli Orban di turno, ma i milioni di italiani ed europei che di fronte a tali immagini non solo non provano un sentimento di dolore, di rabbia e di umana pietas, ma che addirittura pensano che si tratti di immagini false, manipolate, di scene girate apposta per indurre compassione. Siamo ormai oltre il problema politico dei flussi migratori, siamo al trionfo della disumanizzazione.
Il complottismo imperante ci fa perdere la possibilità di costruire legami di umanità, in quanto gli altri sono dipinti come dei soggetti ingannatori, falsi, sempre pronti al tradimento. E allora anche se muoiono è una cosa che non ci riguarda, anzi se la sono cercata e per noi in fondo è meglio.
Quando si arriva a pensare ciò, anche solo per un secondo, significa che la mutazione antropologica verso la post umanità sta procedendo velocemente.
*** Matteo SAUDINO, insegnante di filosofia e storia, Post-umani, facebook, 19 luglio 2018, qui
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