Gira un video del 1997 in cui Berlusconi, nel fare opposizione al governo Prodi, piange in diretta dopo l’incontro coi superstiti della nave albanese speronata da una corvetta della Marina italiana. Dice che è indegno di un paese democratico respingere in mare persone arrivate fin qui "per poter lavorare e potersi affermare" (guardatelo, a suo modo è impressionante: https://goo.gl/ao4r2Q).
Non voglio certo rivalutare Berlusconi, che nella sua carriera ha detto tutto e il contrario di tutto e infine si è sempre seduto dalla parte sbagliata, sui migranti. Il punto è che all'epoca Berlusconi faceva opposizione andando nei porti a invocare accoglienza, ed era Berlusconi.
I dirigenti del centrosinistra, oggi, dove sono? Perché non sono incatenati ai porti di Pozzallo e Trapani, o a piazzale Maslax a Roma dove la polizia sgombera ogni giorno con la forza gli accampamenti di fortuna dei rifugiati? Perché non rivendicano senza sosta democrazia, umanità e accoglienza? Perché rivendicano invece la diminuzione degli sbarchi avvenuta con Minniti, quando sappiamo che in quei mesi è cresciuto a dismisura il numero dei prigionieri nei lager libici?
Sarebbe solo propaganda? No, è urgente costruire una narrazione diversa, che aiuti il pubblico a capire che i migranti disumanizzati dalla propaganda grillina e leghista (i bambini scambiati per bambolotti o futuri stupratori, per esempio) sono p e r s o n e. Uomini e donne. E bambini, come i piccoli calciatori intrappolati nella grotta in Thailandia.
*** Fabio SABATINI, professore associato di economia all'università La Sapienza di Roma, facebook, 12 luglio 2018, qui
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