(1) - Eugenio Scalfari, nel suo ultimo consueto editoriale di predica domenicale (Consigli alla sinistra per la sfida ai dittatori, 'la Repubblica', 13 maggio 2018, qui), chiede a Renzi (uno che con la sinistra non c’entra nulla: e infatti l’ha distrutta) di ricostruire la sinistra.
Triste parabola discendente di un intellettuale e di un giornalista che ha segnato la storia della carta stampata. E che un tempo, anche quando poteva non essere condiviso, sapeva maneggiare logica e ragionamenti.
(2) - Maurizio Martina (intervistato da Giovanna Vitale, Una costituente di un anno per ricostruire il Pd, 'la Repubblica', 13 maggio 2018, qui) continua a ripetere, accompagnato dal masochismo di quasi tutto il ceto 'dirigente' del parito, che “Renzi resta una risorsa”. E si candida, lui fino a ieri attendente ossequioso di Renzi, a segretario del Pd con l’obiettivo di ricostruire il partito su una linea fantomaticamente diversa da quella fin qui imposta da Renzi e da tutti applaudita.
Naturalmente, a oltre due mesi dalla disfatta elettorale e a un anno e mezzo dalla sconfitta rovinosa al referendum costituzionale, non c’è stata ‘una-autoanalisi-una’ del perché milioni di elettori hanno votato altrove. E, quindi, non è seguita, finora, alcuna discussione pubblica su cosa il Pd dovrebbe fare per cambiare. Ma avverrà, assicura Martina anche in questa intervista, nel vuoto ‘rivestito di nulla’ delle consuete dichiarazioni alle quali ci ha abituato e con le quali sembra essere diventato campione assoluto di blabla.
Solo due esempi. Per non farne molti altri.
Si può essere in buona o malafede: nel primo caso si prende in giro se stessi, nel secondo gli altri.
Ma la sintesi è una sola: 'logica cercasi'.
Non è la sola causa, ma anche per questo le cose vanno come vanno.
Disfacendosi. E mai ricostruendosi.
*** Massimo Ferrario, Logica cercasi, per Mixtura
In Mixtura ark #Spilli qui
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