Apprendo che l'Università di Verona ha annullato la "Giornata di studio" su "Richiedenti asilo. Orientamento sessuale e identità di genere" (vedi programma dei lavori qui).
Questo perché - si legge nella nota stampa - "L'Università non può prestarsi a strumentalizzazioni da parte di soggetti estranei al mondo scientifico che si scontrano su temi politicamente ed eticamente controversi come quelli delle migrazioni e dell'orientamento sessuale delle persone".
La notizia lascia davvero sgomenti. L'Università, infatti, deve rimanere il luogo della discussione scientifica, profonda e plurale, che si sviluppa nel confronto tra tesi differenti e che - come nel caso - si apre anche alla formazione del pubblico. Una formazione tanto più necessaria proprio su quei temi su cui si registrano continuamente disinformazione e arretratezza culturale. Proprio a questa purtroppo sembra si sia ceduto nel caso di specie, prendendo la direzione opposta a quella cui l'Università sarebbe tenuta, facendosi influenzare da prese di posizione politiche (*), alcune delle quali si pongono chiaramente al di fuori del perimetro costituzionale, alle quali dovrebbe rimanere impermeabile, facendosi carico esclusivamente del dibattito scientifico, come il programma risultava mirare a fare.
*** Andrea PERTICI, docente ordinario di diritto costituzionale all'università di Pisa, facebook, 18 maggio 2018, qui
(*) articolo di 'VeronaSera', 18 maggio 2018, qui
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