venerdì 9 febbraio 2018

#SPILLI / Resa (M. Ferrario)

Italia 2018. 
Ci siamo arrivati: fascismo e antifascismo sono stati equiparati. 
Perché manifestare contro il fascismo, in difesa della Costituzione antifascista ancora formalmente in vigore, dopo un attentato di puro terrorismo razzista e fascista, significa turbare "la pace e la tranquillità" della città in cui si è fatto il tiro a segno sui neri che passeggiavano per strada.

L'ha ricordato il ministro degli Interni Marco Minniti, che ha dichiarato:
«Ringrazio Anpi, Cgil, Arci e Libera che hanno accolto la richiesta del sindaco di Macerata di sospendere le manifestazioni in questo momento così delicato per la città, che ora ha bisogno di pace e di tranquillità. Al tempo stesso mi auguro che anche altre organizzazioni che hanno annunciato manifestazioni accolgano l’invito del sindaco di Macerata. Se questo non avverrà, ci penserà il ministro dell’Interno ad evitare tali manifestazioni».

Con questi atteggiamenti di 'resa' (unica parola che dice esattamente ciò che sta accadendo), abbiamo prodotto lo stato attuale. 
Anche così, alternando indifferenza a minimizzazione o all'invito a 'tenere i toni bassi', uno Stato e una società uccidono una democrazia. 
Uno Stato e una società: cioè nessun altro se non 'noi'. 
Stiamo erodendo (e forse le abbiamo già erose) le basi del nostro convivere democratico.
Quelle basi poste da chi è morto per darci la Costituzione. 
Che noi non sappiamo difendere.

*** Massimo Ferrario, Resa, per Mixtura


In Mixtura ark #Spilli qui

Nessun commento:

Posta un commento